
Questa foto è stata scattata con una fotocamera appositamente modificata per catturare la luce infrarossa. Questo normalmente non è possibile grazie a un filtro che scherma quel tipo di radiazione e che consente alla fotocamera di riprendere solo nello spettro visibile, lo stesso che vede il nostro occhio per intenderci, ma si può apportare una modifica per renderlo fattibile.
Per anni sono stato interessato alla fotografia IR - così viene normalmente chiamata - e più di una volta ho valutato se convenisse comprare i filtri appositi ottenendo un effetto molto parziale, oppure se fosse più giusto modificare un vecchio corpo macchina per farlo diventare a tutti gli effetti un corpo IR. Purtroppo, trattandosi di una modifica non reversibile, una volta presa la decisione non si potrà tornare indietro. Non so se avete presente quelle situazioni in cui qualcosa vi intriga, ma sentite che potrebbe essere solo una voglia di breve durata e non ha senso procedere, ma per me era così.
Nel 2024 ero impegnato in un workshop fotografico sull’Isola d’Elba quando un amico mi ha detto: “Ho portato la mia Nikon D90 modificata IR, vuoi provarla?” e non mi sono lasciato scappare l’occasione. Come ho già detto mi ha sempre incuriosito questa tecnica, prevalentemente per il fatto di non poter prevedere al 100% ciò che verrà registrato dalla fotocamera, in una reflex infatti il mirino è di tipo ottico. Ho così scattato qualche foto con questa fotocamera gentilmente prestatami e anche sapendo che la vegetazione appare generalmente chiara, quasi bianca, non potevo immaginare quanto il mare apparisse di un nero profondo con un corpo macchina del genere. Stavo vedendo la costa di Chiessi e in lontananza l’isola di Capraia con degli splendidi colori primaverili, ma quando fotografavo il risultato era completamente diverso da quello che vedevo e ciò mi sembrava incredibilmente affascinante.
Come potrete immaginare ho scattato diverse fotografie, le ho anche comparate ad altre scattate con la mia macchina fotografica per fare dei confronti. Passato l’entusiasmo iniziale però mi sono reso conto che anche se i risultati erano interessanti, quello non è il mio modo di fotografare e vedere il mondo. Un gioco interessante per passare una mattinata diversa, ma che oltre a questo non sarebbero servite a molto quelle fotografie, che infatti prima d’ora non ho mai mostrato a nessuno, e sono stato felice di non aver mai sacrificato un vecchio corpo macchina per farlo diventare IR.