Quando pubblicai per la prima volta questa foto di Chiaia di Luna molti mi chiesero perché avessi scritto che scattare quella fotografia fu più difficile umanamente che tecnicamente e risposi brevemente, ma oggi vorrei raccontarvi più in dettaglio quale fu il motivo.
Ho scattato questa e altre fotografie nel 2018, dopo circa 17 anni che non tornavo ad ammirare questo splendido panorama. Nel settembre del 2001 infatti ero in vacanza a Ponza con la mia fidanzata, era la nostra prima vera vacanza insieme e andammo a Chiaia di Luna per passare il pomeriggio. All'epoca la spiaggia si poteva ancora raggiungere attraverso il passaggio scavato nella roccia dagli antichi romani per raggiungere l'altra parte dell'isola, oggi è in parte crollato e non è mai stato ripristinato. Chiaia di Luna infatti si trova dalla parte opposta dell’isola rispetto alla cittadina e il passaggio venne scavato non perché ai romani piacesse farsi il bagno lì o ammirare il panorama, ma perché quando il mare si agitava nel porto principale ed era impossibile rientrare in porto si poteva stare sicuri che a Chiaia di Luna il mare fosse calmo.
Si tratta di una spiaggia larga appena pochi metri e a forma di falce di luna che si trova sotto una falesia altissima, proprio queste caratteristiche la rendono particolarmente spettacolare. Quel giorno stendemmo il telo da spiaggia in attesa di farci il bagno e subito dopo essermi sdraiato guardai verso l’alto, osservando la parete verticale sopra di me, fragile e non protetta, mi accorsi che una metà della falesia era assicurata con una rete e l'altra metà no. Allora mi alzai per guardare meglio e mi accorsi che noi eravamo in una zona della spiaggia teoricamente interdetta, la cui recinzione era stata divelta probabilmente dai turisti nei giorni precedenti e di cui erano rimasti giusto pochi brandelli all'altezza proprio della falesia, ma che era così rovinata che inizialmente nemmeno ci eravamo accorti della sua esistenza. Da persona abituata a frequentare la montagna ho imparato che non esiste un eccesso di prudenza in questi casi, esiste solamente la prudenza e che questa a volte può salvarti la vita. Fu così che guardai la mia fidanzata e le dissi che secondo me sarebbe stato meglio spostarsi sotto la parete assicurata. Si trattava di spostarsi di pochi metro, in un luogo dove c'erano sicuramente più persone, anche perché lì c'era l'unico punto di ristoro, ma venne con me.
Non ricordo se avevamo appena fatto il bagno o dovevamo ancora farcelo quando una piccola parte della falesia venne giù. Sentii un rumore fortissimo della roccia che si sbriciolava e poi crollava pesantemente sulla spiaggia. Un rumore che fino ad allora avevo sentito solo in qualche film. Durò pochi istanti, ma fu tremendo. La vera differenza con quanto si vede in un film è la velocità alla quale si svolgono questi eventi. Noi siamo abituati a vederli al rallentatore, sembra che ci sia il tempo per fare qualcosa, per avere un pensiero razionale e muoversi di conseguenza, invece non è assolutamente così. Tutto avviene in così pochi istanti che niente potrebbe realmente garantirvi la salvezza.
Una volta finito tutto mi voltai a vedere cosa fosse successo e quando la coltre di polvere si depositò a terra notai che alcuni massi erano caduti sulla spiaggia esattamente nel punto in cui ci eravamo fermati inizialmente. Quel giorno fummo fortunati a non aver alcun problema, altri turisti che erano in quella zona ebbero problemi tutto sommato relativi, ma una donna venne colpita ad una gamba da una pesante roccia e fu trasportata via in barella non riuscendo a muoversi. Purtroppo poi, dopo essere stata trasportata con l’elisoccorso verso un ospedale sulla costa, morì durante la notte. Noi eravamo salvi solo per una precauzione suggerita dalle mie esperienze pregresse in montagna, luogo nel quale ho imparato che la prudenza può fare la differenza fra tornare a casa sano e salvo oppure no.
Per questo motivo tornare a osservare e fotografare questo splendido panorama mi provoca ancora oggi forti emozioni, perché lì tutto quel che è venuto dopo nella mia vita sarebbe potuto non accadere mai se non avessi deciso di spostare l'asciugamano di appena qualche metro.